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Assisi è ancora orfana del primario di ginecologia

Poco meno di un mese fa Ricci aveva annunciato l’incontro con Legato, direttore della Asl, al fine di risolvere il "nodo ostetricia". L’intenzione era quella di smuovere una ormai consolidata situazione di stallo, lesiva non solo del buon nome della struttura, ma soprattutto della sua funzionalità. Ma, a quanto pare, la nomina del nuovo primario è ancora lontana.
Le mobilitazioni degli ultimi anni, che hanno visto protagonisti sia i cittadini sia la sede consiliare, sembrano essersi sopite, nonostante il posto di primario del reparto di ostetricia e ginecologia sia vacante da più di tre anni; situazione, questa, che rischia di compromettere, a lungo andare, la funzionalità delle parti vitali del nosocomio.
Il claudicante reparto di ostetricia e ginecologia comporta, infatti, la riduzione del numero anestesisti, depotenziando di conseguenza pronto soccorso e chirurgia, ovvero il cuore pulsante della struttura.
Una situazione inaccettabile per un ospedale che, paradossalmente, continua ad essere il più scelto dalle puerpere, in virtù degli specialisti e professionisti che rendono comunque il reparto un punto di riferimento.
Tuttavia, con l’avvicinarsi del bilancio di fine anno, i nodi verranno inevitabilmente al pettine, e sarà interessante osservare come l’ospedale sceglierà di muoversi nella dicotomia tra costo e qualità dei servizi.
L’auspicio generalizzato è quello di proseguire una tradizione d’eccellenza, che ha visto il susseguirsi due figure di spicco come il Dr. Angeli e il Dr. Narducci. Auspicabile è anche la risoluzione di quei problemi infrastrutturali (parcheggio, viabilità) che danneggiano immagine e funzionalità di una struttura che avrebbe davvero tutte le carte per rappresentare un’eccellenza a livello regionale.

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