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Assisi: Pd, si attende il verdetto

Quest’oggi, presso la sede del coordinamento Pd di Assisi, si terrà il direttivo del partito che dovrebbe designare il candidato sindaco per le elezioni amministrative 2011 con l’avallo dei segretari provinciale e regionale, che presenzieranno all’incontro.
Il giorno del fatidico vertice che dovrebbe partorire il tanto atteso nome è finalmente giunto? Parrebbe di sì; ma, vista l’attitudine al rinvio propria del Pd assiano, l’uso di un cauto condizionale è saggia prudenza.
Il rifiuto della candidatura da parte dell’avvocatessa Francesca di Maolo non ha di certo facilitato le cose e il sentiero che porta alla scelta di un nome sembra, oggi più che mai, impervio e scosceso: oltre all’accordo all’interno del partito, infatti, la scelta è subordinata al placet dell’Udc.
Il direttivo, rimandato più e più volte, è stato fissato per oggi al fine di consentire, a detta dei coordinatori Edo Romoli e Mariano Borgognoni, la presenza del segretario regionale Lamberto Bottini e del segretario provinciale Andrea Rossi, la cui partecipazione, almeno nei propositi, manifesterebbe la reale intenzione di giungere in via definitiva alla designazione del candidato.
Dal Pd fanno inoltre presente che nella giornata di ieri, venerdì, si è tenuto l’incontro regionale dell’Udc, dal quale potrebbero essere emerse “indicazioni utili” ai fini dell’odierna valutazione.
Valutazione dalla quale, secondo una parte del Pd, sarebbe esclusa l’ipotesi della candidatura di Claudia Travicelli, sostenuta invece da una parte del coordinamento comunale e da alcuni simpatizzanti attraverso una mozione presentata da Carmelo Caratozzolo: “la mia - ha spiegato - non è una forma di dissenso, ma una spinta, senza velleità, a lasciarsi alle spalle le lunghe e logoranti discussioni dei diversi schieramenti. Occorre costruire una valida alternativa: un tridente formato da Travicelli e Cianetti come spalla, più una seconda spalla, può servire per costruire una nuova fase”.
Cianetti, tuttavia, ha rispedito al mittente l’ipotesi di correre per altre cariche.
“In caso di mancata convergenza - ha aggiunto Caratozzolo - si ricorrerà alle primarie, che non sono un atto di rottura, ma uno strumento previsto dallo statuto. Ciò che conta è la squadra, il programma, e non il leader: la Travicelli è una donna con esperienza, impegnata nel sociale e in grado di raccogliere i consensi moderati, ma ben venga anche l’Udc, purché si unisca e si mettano in campo soggetti con la volontà di fare”.

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