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comunicato stampa
Assisi: ''Il ribaltone di Ricci tradisce gli elettori''

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gabriele rio

"Un tradimento degli elettori": ecco come il consigliere della lista Bartolini Gabriele Rio definisce l'ingresso in giunta del neo vicesindaco Antonio Lunghi, che per Rio non è che "l'ultimo atto di un ribaltone" che ha portato il sindaco Ricci a cacciare Bartolini e coinvolgere l'Udc, tradendo, così, la volontà dei cittadini.

«La sbandierata assunzione della carica di vicesindaco da parte di Lunghi ed il suo appoggio con il consigliere Mignani a Ricci rappresentano l'ennesimo segnale del deterioramento a cui il sindaco ha esposto le nostre istituzioni comunali pur di sopravvivere alla dissennata opera di demolizione della maggioranza che lo aveva sostenuto, demolizione da lui stesso perpetrata su mandato dei vertici del Pdl perugino.

Già l'estromissione di Giorgio Bartolini dalla giunta senza nessuna motivazione reale, ma solo allo scopo di eliminare un concorrente in vista delle prossime elezioni, era stato un fatto gravissimo perché il vicesindaco aveva gestito con competenza le deleghe del personale e dei lavori pubblici, come lo stesso sindaco aveva sempre evidenziato anche a mezzo stampa.
Non è un caso, a tale proposito, che lo stesso Ricci si sia tenuto per sé in questa fine di legislatura entrambe le deleghe, e in particolare quella dei lavori pubblici, trovandosi a gestire opere già finanziate e progettate da Bartolini ma che ora Ricci vuole rivendicare a se stesso, facendosi bello con le piume del pavone in vista della campagna elettorale.

In realtà questa non è la sola incoerenza di Ricci. Infatti, nella scorsa campagna elettorale, aveva gridato ai quattro venti che mai si sarebbe alleato con Lunghi, suo competitore diretto. Ora, evidentemente, qualcosa è cambiato. Ricci, con disarmante disinvoltura, consuma l'ultimo atto del ribaltone che lo ha portato prima a cacciare Bartolini, vincitore con lui delle elezioni del 2006, quindi a coinvolgere nel governo cittadino Lunghi e Mignani che alle stesse elezioni erano stati sonoramente sconfitti.
Questo si chiama "ribaltone" o, se volete, tradimento degli elettori.

Lunghi e Mignani, dal canto loro, hanno dato dimostrazione di scarsa coerenza e si sono fatti sedurre dalle sirene del Pdl e, come i protagonisti della barzelletta che tornano indietro dopo aver scavalcato novantanove cancelli, hanno accettato di sostenere per pochi mesi un'amministrazione da loro duramente osteggiata per i cinque lunghi anni nei quali sono stati all'opposizione. La gente si chiede quale interesse li abbia guidati.

Tale incoerenza non poteva piacere alla dirigenza locale e nazionale dell'Udc, che ha sconfessato l'operato di questi due consiglieri. Per questo Ricci non dice la verità o gioca con le parole quando afferma di aver concluso un'alleanza "con gli amici dell'Udc" in vista delle prossime elezioni.
Questo non è vero e lui lo sa: i due consiglieri sono infatti entrati nella maggioranza solo a titolo personale, mentre il loro partito si è ben guardato dall'avallare un'alleanza con il Pdl che, alla luce degli attuali equilibri politici nazionali, sarebbe stata del tutto innaturale.»



gabriele rio