Assisi: Romoli, ''Nel Pd forti e strumentali opposizioni''

«Come annunciato - afferma l'ex segretario del Pd di Assisi Edo Romoli - nel direttivo comunale che si è tenuto domenica 20 febbraio, ho rassegnato, senza alcuna esitazione ma con amarezza, le dimissioni da co-segretario del Partito Democratico di Assisi. Le motivazioni di tale scelta sono soltanto politiche.
L'impegno che mi ero assunto, con l'amico Mariano Borgognoni nel congresso di ottobre, era finalizzato alla ricostruzione organizzativa del partito, per rilanciare la politica del bene comune e presentarsi alla competizione elettorale di primavera con un candidato sindaco autorevole e competente, affiancato da una lista rappresentativa di tutte le istanze che animano la comunità amministrata.
Coerentemente con il mandato ricevuto dal direttivo, mi sono speso nella ricerca del candidato autorevole che avesse potuto allargare i confini angusti del centrosinistra e "catturare" i voti moderati utili per vincere la sfida elettorale.
Tutto questo, da subito, ha trovato nel partito forti e strumentali opposizioni, alcune trasparenti altre sotterranee che, insieme, hanno allontanato ogni disponibilità a collaborare con il Pd di Assisi, partito apparso diviso, incerto e confuso: tra l'altro, in una parte del gruppo dirigente, è prevalsa l'idea di lavorare per "sistemare se stesso e gli amici" piuttosto che per raggiungere l'obiettivo prefissato e consolidare il ruolo ed il prestigio del Partito Democratico di Assisi.
I risultati faticosamente ottenuti giornalmente dal lavoro dei coordinatori, venivano meticolosamente smontati con giudizi personali pubblici, bizzarri e sconclusionati, indebite interferenze e critiche inammissibili durante le consultazioni dei possibili candidati.
In certi momenti ho avuta la netta convinzione e conferme che alcuni amici e compagni tifassero per il fallimento del progetto politico concordato ed avviato.
Una guerra di posizione incomprensibile, neanche da "prima repubblica", per racimolare qualche possibile preferenza, dimenticando che la serietà politica ed il rispetto delle regole sono presupposto fondamentale per avere la fiducia dei cittadini.
Assisi oggi è una "città senza politica", senza strategie di rilancio culturale, aggredita dal declino sociale ed economico: il Partito Democratico con la sua forza elettorale del 30% ha l'obbligo morale di costruire una alternativa politica riformista, diretta da un gruppo dirigente di alto profilo, fondata sulle competenze, le capacità e l'intelligenza.
La politica del piccolo cabotaggio non pagherà alcun "piccolo protagonista" del Pd assisiate, nemmeno quei giovani, così detti, che anche in questa occasione, rifiutando la proposta di guidare il cambiamento, hanno dimostrato, purtroppo, mancanza di spessore e passione politica, di autonomia intellettuale e di coraggio da leaders del futuro Pd.»

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 25-02-2011 alle 04:27 sul giornale del 25 febbraio 2011 - 1697 letture
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