Cannara: soppressione del Consorzio di Bonifica ''La giunta regionale ci ripensi''

Comune di Cannara 3' di lettura 02/03/2011 -

Il disegno di legge proposto dalla Giunta Regionale dell'Umbria dal titolo "Disciplina dell'esercizio associato delle funzioni comunali. Soppressione delle Comunità Montane e istituzione dell'Agenzia forestale Regionale" merita da parte di noi amministratori una particolare attenzione ed una seria riflessione.



Il DDL agli articoli 22 e 68 contiene tra l'altro la previsione del passaggio dell'esercizio delle funzioni in materia di bonifica come disciplinate dalla Legge Regionale n. 30 del 23 dicembre 2004, alla costituenda Agenzia Forestale Regionale.

Questo passaggio comporterebbe di fatto una soppressione dell'Istituto consortile con grave danno per i Comuni del comprensorio e per tutti i territori ricompresi, i quali in larga parte, come ben sappiamo insistono in aree riconosciute dall'autorità di bacino del Fiume Tevere ad alta pericolosità idraulica.

Nel corso degli anni il Consorzio di Bonificazione Umbra, che è attivo anche nel nostro territorio comunale, ha operato come moderno strumento di autogoverno e autofinanziamento garantendo stabilità e sicurezza idraulica tanto che nei settecento chilometri di canali gestiti, pur in presenza di frequenti eventi meteorici importanti non si sono mai verificate catastrofi come purtroppo è invece successo in altre regioni italiane o anche in altre zone dell'Umbria in cui non sono operativi i consorzi.

Consorzio Bonificazione UmbraIl Consorzio di Bonificazione Umbra inoltre, negli ultimi anni, come strumento al servizio dei cittadini ha avuto la capacità di avviare progetti e di ottenere finanziamenti per quanto riguarda PRUSST, Piani di Sviluppo Rurale,PIAT, fondi finanziati dalla Protezione Civile: ricordiamo solo per fare alcuni esempi il progetto della pista ciclabile Spoleto Assisi i cui lavori sono in fase ormai avanzata e stanno interessando il nostro territorio e il Progetto per la messa in sicurezza del Fiume Topino i cui lavori sono stati consegnati a fine gennaio: una capacità programmatoria e di spesa concreta che non sarebbe possibile con l'utilizzo di strutture meno flessibili e non direttamente a contatto con il territorio di riferimento.

Pur apprezzando il significativo lavoro della Giunta Regionale verso un necessario sforzo di razionalizzazione non si ravvisa la necessità di depauperare e di fatto sopprimere l'istituto consortile con il trasferimento delle competenze ad un altro soggetto al posto di quello preposto alla tutela specifica del territorio.

Analoghe esperienze di soppressione dei consorzi in Veneto, Toscana e Marche hanno messo in crisi un inter sistema territoriale causando per incuria lungo i corsi d'acqua addirittura crolli arginali con danni ingenti al patrimonio pubblico e gravissimi rischi per l'incolumità delle persone.

Si confida pertanto nell'attenzione della Giunta per voler riconsiderare il ruolo dell'ente consortile nel decreto legge in discussione salvaguardando e potenziando una risorsa di un intero territorio e delle comunità che lo abitano e lo vivono quotidianamente.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 02-03-2011 alle 09:46 sul giornale del 02 marzo 2011 - 901 letture

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