Offrivano auto e case a prezzi d'asta: due operai denunciati per truffa

2' di lettura 10/05/2011 -

L’idea dei due truffatori scoperti dai Carabinieri del Nucleo Operativo di Assisi era quella di far credere ai propri clienti di essere in grado di acquistare a basso prezzo le autovetture sequestrate dalle FF.PP. in occasioni dei controlli contro le cosiddette “stragi del sabato sera”, per poi cederle a terzi dietro un piccolo compenso.



Il “gancio” era un operaio di Assisi che asseriva falsamente di avere un canale privilegiato per l’acquisto di autovetture messe all’asta dal Tribunale di Perugia che poi avrebbe ceduto ai potenziali acquirenti.

L’uomo, con un complice che metteva a disposizione dei locali per gli appuntamenti, aveva organizzato tutto per rendere credibile la truffa: aveva addirittura stampato dei fogli con l’intestazione del Tribunale di Perugia, dove si elencavano numerose autovetture, anche di note marche e di grossa cilindrata, offerte sul mercato a prezzi notevolmente più bassi rispetto al valore reale (a volte inferiori del 50% o più).

La truffa però non si limitava alle sole autovettura, l’uomo offriva anche appartamenti sparsi in tutta Italia a suo dire provenienti da aste giudiziarie.

Tali condizioni di vantaggio spingevano le malcapitate vittime verso la trappola: i clienti infatti, per garantirsi il bene, dovevano versare subito in contanti la metà della cifra pattuita, ed il resto alla consegna.

L’immediato intervento dei Carabinieri ha però consentito di stroncare sul nascere questo giro di truffe.

I due operai di Assisi, di 33 e 47 anni, risponderanno davanti alla magistratura per concorso in truffa aggravata ai danni dello Stato in quanto hanno utilizzato per compiere il raggiro anche documenti con intestazione del Tribunale di Perugia, con tanto di nomi di funzionari con firme false.

Gli inquirenti invitano chiunque avesse subito simili truffe a contattare la più vicina Stazione Carabinieri per sporgere denuncia e chiedere il risarcimento del danno.








Questo è un articolo pubblicato il 10-05-2011 alle 16:08 sul giornale del 11 maggio 2011 - 819 letture

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