Abusi edilizi, Freddii: ''Minoranza nasconde le proprie responsabilità''

Rino Freddii 2' di lettura 06/10/2011 -

A seguito della replica di Simone Pettirossi, il capogruppo consiliare del Popolo della libertà di Assisi, Rino Freddii, torna sulle argomentazioni già espresse in relazione all’approvazione di un presunto abuso edilizio a Rivotorto, sottolineando le responsabilità della minoranza.



«Come al solito l’opposizione, in questo caso il Pd attraverso il suo capogruppo, cerca di nascondere o attenuare le proprie colpe rimescolando ad arte (?) le carte.
Poiché non era presente alla seduta del 26 settembre, informo Pettirossi che nel mio intervento in consiglio comunale non sono entrato nel merito della questione abuso sì o abuso no (saranno gli uffici a verificare eventuali anomalie nel piano attuativo di Rivotorto), ma ho criticato aspramente il fatto che l’opposizione non abbia sentito il dovere di avvertire i colleghi di maggioranza del presunto illecito di cui erano a conoscenza.

Sostenere:
- che a Pettirossi e a Fioroni “un uccellino” abbia suggerito di essere prudenti in commissione e di non votare in consiglio;
- che Bartolini e la Maccabei siano usciti dall’aula perché avevano qualche dubbio sulla legittimità della pratica;
- che Cianetti sapesse, ma purtroppo è arrivato in consiglio dopo che si era già votato;
e allo stesso tempo negare di sapere del presunto abuso non è altro che un goffo tentativo per nascondere le proprie responsabilità.

Cercare di spostare la discussione su altro terreno e il non rispondere alla mia precisa e circostanziata esposizione dei fatti è la conferma dell’enorme difficoltà che incontra l’opposizione nel giustificare un atto politicamente ed eticamente deplorevole.

Pettirossi nella sua analisi dell’accaduto suggerisce per il futuro di “rinviare le pratiche che in commissione non sono approvate dalla minoranza”. Sebbene in democrazia non sia esattamente questo il meccanismo, poiché le decisioni spettano a chi ha ottenuto più voti (ma questo è un altro discorso), potrei anche essere d’accordo con lui, a patto che, però, il voto contrario sia motivato da una presunta o accertata violazione delle leggi.

In questo caso non c’è stata nessuna esternazione delle ragioni che hanno indotto al voto contrario: né Pettirossi né Fioroni, sebbene da me invitati in qualità di presidente della prima commissione, hanno voluto dichiarare, e tantomeno verbalizzare, le motivazioni del loro no alla pratica.
All’attento capogruppo del Pd non può essere sfuggito che il problema da me sollevato non riguarda la pratica in sé o come si sono svolti i fatti in commissione ed in consiglio, ma il rapporto tra maggioranza ed opposizione che deve essere improntato, pur nella diversità dei ruoli, sulla correttezza e sulla lealtà, cercando sempre di anteporre il bene comune a quello di parte


da Rino Freddii
Capogruppo consiliare Pdl Assisi





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 06-10-2011 alle 01:51 sul giornale del 06 ottobre 2011 - 751 letture

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