Affitti in nero e contributi illegittimi: denunciati quaranta evasori

Guardia di finanza 3' di lettura 12/10/2011 -

È di quaranta denunce l’esito del giro di vite sugli affitti e sul pagamento delle imposte compiuto dalla Guardia di finanza di Assisi, che effettuando controlli approfonditi nel comprensorio dell’assisano ha portato alla luce molti casi di irregolarità, per un giro di evasione che supera i centomila euro.



Giro d’affari di centomila euro

I controlli sono stati effettuati nei comuni di Assisi, Bastia Umbra, Bettona, Cannara e Valfabbrica e hanno interessato numerosi immobili che venivano affittati agli studenti con contratti non registrati o con finti contratti di comodato d’uso gratuito. Un mero espediente, visto che il corrispettivo veniva regolarmente versato in nero e le imposte dovute al fisco venivano così totalmente evase.
Ben venti gli appartamenti finiti nel mirino della Guardia di finanza, che grazie alla sua capillare attività di controllo ha portato alla luce un giro d’affari di oltre centomila euro sottratti alle casse dello Stato.


Percepivano i contributi per gli affitti senza averne diritto

Nell’ambito degli stessi controlli le fiamme gialle hanno individuato oltre quaranta soggetti che nell’ultimo triennio hanno indebitamente percepito somme messe a disposizione dai Comuni e destinate alle famiglie disagiate come contributi per il pagamento dell’affitto.
Questo genere di raggiro si è reso possibile falsificando l’autocertificazione patrimoniale e reddituale necessaria ai fini della richiesta del contributo.

In totale le somme erogate ai non aventi diritto ammontano a oltre quarantamila euro: una cifra sostanziosa che rappresenta non solo un danno alle casse comunali e, di riflesso, alle tasche dell’intera comunità, ma soprattutto ai nuclei familiari in difficoltà ai quali, in questo modo, vengono “sottratti” non tanto soldi, quanto diritti. “Le risorse - commenta la tenenza della Gdf di Assisi - sono sempre più limitate e pertanto devono essere destinate a chi ne ha veramente bisogno”.

Dure le sanzioni previste per chi ha intascato contributi senza averne diritto, che non solo dovranno rispondere legalmente di dichiarazione del falso, ma anche restituire le somme percepite illegittimamente, con decorrenza dall’inizio dell’illecito. Per alcuni è già scattato il recupero crediti.

Scoperte, infine, e segnalate alle competenti autorità amministrative, agli uffici comunali e all’agenzia delle entrate anche numerose violazioni all’Ici, all’imposta di registro e alle leggi di pubblica sicurezza che i redditi di fabbricati non dichiarati per l’applicazione delle relative imposte.


L’affitto regolare agli studenti conviene, ecco perché

Affittare regolarmente una stanza o un appartamento agli studenti può essere molto conveniente sia per gli affittuari sia per gli studenti.
La Guardia di finanza spiega, infatti, che le università forniscono cospicui rimborsi per gli alloggi degli studenti fuori sede e pendolari attraverso borse di studio delle quali si può far richiesta solo presentando un regolare contratto di affitto.
D’altra parte, anche i proprietari possono trarre vantaggio attraverso delle rilevanti agevolazioni fiscali. Chi affitta a studenti fuori sede con un contratto a canone concordato prevede uno sconto del 30% sul canone da dichiarare in sede Irpef; ciò significa che nella denuncia dei redditi il proprietario indica meno del 60% dell’importo del canone annuo. Accanto a questo sconto si ha diritto ad una riduzione del 30% dell’imposta di registro sul contratto.
Se il contratto d’affitto, infine, include spese quali condominio e servizi (luce, gas, acqua, et cetera), l’importo relativo a tali imposte va escluso dall’importo complessivo dichiarato.






Questo è un articolo pubblicato il 12-10-2011 alle 17:18 sul giornale del 13 ottobre 2011 - 1727 letture

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