Da Loreto ad Assisi per incontrare Benedetto XVI, un pellegrinaggio lungo l’antica Via Lauretana

2' di lettura 19/10/2011 -

Un pellegrinaggio, da Loreto ad Assisi, lungo l’antica Via Lauretana, in occasione della visita del Santo Padre alla città umbra, il prossimo 27 ottobre.
 



“Il pellegrinaggio è icona della vita – dice mons. Edoardo Menichelli, arcivescovo della diocesi Ancona-Osimo – Siamo tutti pellegrini, la vita è ricerca di spiritualità, e camminando contempliamo le radici visibili della cristianità: le meraviglie del creato e le opere dell’uomo”. Quello che partirtà da Loreto nella giornata di giovedì sarà infatti un pellegrinaggio che porterà 18 persone, in prevalenza giovani, ad assistere alla visita del Papa ad Assisi.

“A 25 anni di distanza dall’ultimo incontro voluto da Giovanni Paolo II si ritroveranno in Umbria tutti i vescovi ed i capi religiosi da tutto il mondo”, spiega infatti don Francesco Pierpaoli del Centro “Giovanni Paolo II” di Loreto. “E saranno i giovani i protagonisti di questa grande marcia lungo l’antica Via Lauretana. Ragazzi che rappresentano le tre grandi anime della cristianitò: cattolici, anglicani dal Regno Unito ed ordodossi dalla Romania”.

Prosegue dunque la valorizzazione dell’antica Via Lauretana, conosciuta sin dai tempi più remoti dai pellegrini che da Roma partivano alla volta di Assisi e proseguivano poi fino a Loreto. E’ infatti stato pubblicato dalla casa editrice Santa Casa il volume “La Via Lauretana: pellegrinaggio dello spirito”: un’opera che illustra il progetto di recupero del lunghissimo sentiero, che ambisce ad essere inserito tra gli Itinerari Culturali Europei. E’ questa la “missione” del tavolo di concertazione stipulato nel 2009 e composto dall’Anci Marche, dalla Cei marchigana, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Loreto e dalla Cassa di Risparmio di Macerata.

“Il recupero degli elementi di identità della nostra comunità passa anche attraverso la valorizzazione del turismo religioso – Spiega Gian Mario Spacca, presidente della Regione – Il rapporto tra le Marche e l’Umbria è saldo e si rinnova in questa occasione. Vogliamo scommettere sui beni ambientali e culturali, elementi di grande spessore anche in chiave turistica”.












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