Bettona: il centrosinistra ribadisce, ''Allevamenti non più sostenibili''

Depuratore di Bettona 4' di lettura 29/10/2011 -

I partiti di centrosinistra, insieme ai comitati ambientali, replicano alla nota del Movimento 19 dicembre, ribadendo il proprio “no” alla ripresa delle attività suinicole intensive e motivando la propria posizione snocciolando dati allarmanti sull’entità del presunto danno ambientale provocato da una “gestione poco oculata e attenta” degli allevamenti e del depuratore.



«Rispetto al comunicato stampa promosso dal Movimento 19 dicembre - replica il centrosinistra nella sua nota - in questa sede si intende chiarire in maniera evidente che quella già espressa pubblicamente non è la posizione di un semplice “comitato ambientale”, ma è la posizione di tutti i partiti di Centro Sinistra di Assisi, Bastia, Bettona, Cannara e Torginao, ai quali si aggiungono i comitati di tutela ambientale di Bettona e Costano-San Lorenzo, dove son ben individuabili i componenti e le persone fisiche responsabili, di cui Vannio Brozzi ne è il portavoce.
Ciò serve a chiarire che le posizioni politiche espresse nel precedente comunicato stampa non possono avere hanno alcun riferimento personale, poiché rappresentano il punto di sintesi politica raggiunto dai partiti dopo un ampio confronto, quindi niente a che vedere direttamente con le eventuali elezioni da tenersi nel comune di Bettona, né tanto meno la volontà di accaparrare voti. Si tratta di un vero e proprio metodo nuovo di intendere la politica assumendo posizioni chiare ed inequivocabili, accollandosi tutte le relative responsabilità.

Siamo d’accordo che i cittadini e le imprese di Bettona debbano poter lavorare e fare impresa ma nel più completo rispetto delle norme e delle leggi vigenti.
A questo proposito giova ricordare che una gestione poco oculata e attenta degli allevamenti zootecnici e del biodigestore di Bettona, e, forse alcuni anni fa di quello di Costano, hanno prodotto danni ambientali di notevole gravità: nella zona oltre 360 ettari di terreno hanno le falde inquinate e l'acqua non è utilizzabile per usi civili. È da risanare il sito dell'attuale biodigestore con la laguna, dove sono presenti circa 90.000 mq. di rifiuti da qualificare e da bonificare, con una spesa presunta di oltre 3 milioni di euro. Questa è l'eredità che ci hanno lasciato gli allevamenti zootecnici portati avanti fino ad oggi con metodi non idonei. Qualcuno pensa che si possa tornare ad allevare senza prendere atto di questa situazione e che la nuova legge regionale sulla semplificazione ha surrettiziamente introdotto dei condoni? Se i siti e le stalle non erano agibili ieri, certo non può essere la legge sulla semplificazione a renderle agibili oggi.
Ci sembra ormai evidente che il fermo dell'attività zootecnica non sia dovuto solo a problemi giudiziari, ma è diventato evidente il fatto che si produceva senza il rispetto minimo delle regole.
Se la zootecnia è un’attività storica per questo territorio, ha comunque prodotto danni enormi sulla salute dei cittadini. Se si può pensare ad una ripresa dell’attività di allevamento questa deve riprendere rispettando rigorosamente le normative vigenti, ed è compito della politica indicare i percorsi e le soluzioni possibili, alla luce dei dati, ormai chiari ed evidenti a tutti, secondi i quali il nostro territorio non può più tollerare allevamento zootecnici a livello industriale né tanto meno la presenza di un biodigestore.
Quindi nessuna ipocrisia, ma scelte chiare e assunzione di responsabilità: al mondo dell'impresa va detto con chiarezza che queste sono le nuove linee guida che i partiti di centrosinistra intendono perseguire con forza e determinazione, cercando di trovare dal contempo le soluzioni o i metodi per riconvertire un tipo di attività non più sostenibile per il nostro territorio.
Una volta chiarite le nostre posizioni, su temi di tale rilevanza siamo aperti comunque al confronto con tutti in maniera approfondita e costruttiva, perché siamo consapevoli della crisi che attraversa il mondo produttivo ed economico, anzi, nei prossimi giorni organizzeremo dibatti pubblici in occasione dei quali affronteremo questi temi in maniera più specifica.»


dai Partiti e movimenti del centrosinistra
e Comitati popolari per l’ambiente
(Assisi, Bastia Umbra, Bettona, Cannara, Torgiano)




Questo è un comunicato stampa pubblicato il 29-10-2011 alle 04:01 sul giornale del 29 ottobre 2011 - 794 letture

In questo articolo si parla di ambiente, attualità, zootecnia, allevamenti, assisi, Centrosinistra, depuratore, bettona, cannara, bastia umbra, torgiano, maiali

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