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comunicato stampa
Bettona: Bazzoffia, ''Comuni vessati dal business rifiuti''

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«L'aumento dei costi per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti - denuncia il vicesindaco di Bettona Valerio Bazzoffia -, sta provocando notevoli problemi ai bilanci dei Comuni dell'Umbria.

Gli investimenti fatti dagli stessi negli ultimi anni, al fine di raggiungere le percentuali di raccolta differenziata prevista dalle normative vigenti, non sono assolutamente compensati dalla diminuzione dei costi per il trattamento e lo smaltimento.
Non solo; risulta assurdo che tra lo smaltire in discarica il rifiuto indifferenziato e conferire il rifiuto differenziato esiste solo una differenza di 6 € a tonnellata.
Quale convenienza, quindi, esiste per il cittadino che ormai a fatica differenzia i rifiuti solidi urbani? Nessuna.
Come possono essere compensati i maggiori oneri a carico dei Comuni che hanno investito in nuovi contenitori, in maggior personale e parco macchine?
Solo aumentando le tasse ai cittadini, per non rischiare la bancarotta.

Ma vi è di più. Norme contrattuali più o meno “legittime” cambiano continuamente le regole del gioco. Adeguamenti, rivautazioni ecc. hanno portato (vedi il caso del Comune di Bettona), al raddoppio del costo per il servizio di raccolta proprio durante l'esercizio, a bilancio di previsione approvato; non solo, dal 2012 lo smaltimento della frazione indefferenziata, a causa dei contributi di disagio previsti per i Comuni che ospitano le discariche, passerà dagli attuali 95 € a tonnellata, a 110 € a tonnellata. Ulteriori aggravi per le tasche dei cittadini.
Quello che può definirsi il bussiness dello smaltimento dei rifiuti, sta gravando sulle casse dei Comuni e sulle tasche dei cittadini, in modo estremamente pesante, con la complicità dei “baracconi” Ati e l'inerzia di una strategia politica in merito alla gestione dei rifiuti, tutta imputabile alla Regione Umbria.

Concludendo, i Comuni non ce la fanno a pagare, e per tutta risposta, il gestore unico, invia lettere minacciando l'interruzione del pubblico servizio. Chiamatelo con l'aggettivo che ritenete più idoneo, tale sistema, senza offendere nessuno. Noi, da oggi, cominceremo attraverso le forme previste dalla legge, a combatterlo in modo durissimo.»