Cannara: invito a teatro in ricordo della Shoah

Il giorno della Memoria, istituito con legge dello Stato Italiano ricorda il 27 gennaio 1945, giorno in cui l’Armata Rossa abbattè i cancelli di Auschwitz svelando al mondo intero l’orrore che si era consumato, giornata di cui nel 2012 ricorre il settantasettesimo anniversario.
Il tentativo di annientamento degli ebrei e di altre categorie perpetrato dal nazismo e dai fascisti suoi alleati in Italia con l’istituzione delle leggi razziali, nel segno di un’ideologia criminale, teorizzando la supremazia di uomini su altri uomini e portando l’Europa e il mondo verso una catastrofe immane è ormai parte della nostra storia collettiva che scuote le coscienze spingendo le persone a chiedersi come possa essere potuto accadere tutto ciò. L’orrore per quanto avvenuto durante la II guerra mondiale fu alla base della nascita di un’Europa incentrata sul rispetto dei diritti umani e della dignità di ogni persona.
L’istituzione del Giorno della Memoria ha contribuito a generare in tanti giovani gli anticorpi contro il pregiudizio e a diffondere la cultura dell’accoglienza e del rispetto delle diversità.
“Proprio in ragione di tutte queste valutazioni che riteniamo condivisibili - spiega il Sindaco Giovanna Petrini - come Amministrazione Comunale abbiamo inteso promuovere una serata dedicata al ricordo e alla conoscenza perché solo conoscendo ciò che è stato non dobbiamo permettere che accada di nuovo. Ci rende particolarmente orgogliosi la partecipazione attiva e l’entusiasmo di tante associazioni che hanno permesso con il loro lavoro volontario l’organizzazione di questa serata e le vogliamo citare ArteNote, Centro Sociale, Ass. Culturale Il Cigno, Concentus Vocalis, Concerto Musicale F. Morlacchi, Olympia 2000 e Scarpette Rosa, ringraziando tutti uno per uno per il grande impegno e in particolare lo speciale lavoro di coordinamento svolto da Giuliano Donati”.
Il risultato di questo lavoro in sinergia andrà dunque in scena anche per ricordare il 25° anno della scomparsa di Primo Levi, lo scrittore autore tra l’altro di “Se questo è un uomo” che con le sue testimonianze ha contribuito a descrivere e decifrare la barbarie dei campi di sterminio di cui si può prendere a simbolo una frase: ”Se capire è impossibile conoscere è necessario”.
Foto di testata:
deportati nei campi di concentramento

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 24-01-2012 alle 10:39 sul giornale del 24 gennaio 2012 - 699 letture
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