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comunicato stampa
Calendimaggio, Pettirossi: ''La politica deve restare al di fuori delle polemiche''

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Simone Pettirossi
«Il Calendimaggio è un patrimonio "indisponibile" della nostra comunità, che va oltre il Comune, oltre l'Ente, oltre i Priori, oltre i Consigli di Parte, oltre le ragioni e i torti, oltre le polemiche. La nostra Festa è oggi candidata a diventare Patrimonio immateriale dell'Unesco, ma il clima che si è creato non aiuta certamente al raggiungimento di questo obbiettivo condiviso da tutti.

Peraltro, tanti operatori turistici sono preoccupati, perché ad oggi non hanno ancora certezza di cosa succederà il primo fine settimana di maggio, con conseguenze negative sulla nostra città e sulla nostra economia.

Gli amministratori comunali di ogni schieramento, perciò, hanno il dovere di dare una mano e fare ogni sforzo di mediazione, affinché i "misteri" del Maggio si compiano anche quest'anno e si dia "cominciamento" alla nostra amata Festa. Quello che mi lascia perplesso, però, devo dirlo, è che sulla vicenda il Sindaco Ricci (che ha ribadito la sua piena fiducia alla Presidente dell’Ente Pennacchi, che ha nominato l'anno passato) e il Consigliere comunale Paoletti, che è incaricato dallo stesso Sindaco ad occuparsi delle tematiche relative al Centro storico, si trovino su posizioni diametralmente opposte.
Per quanto ci riguarda pensiamo che la politica debba rimanere fuori dalle polemiche tra le parti, ma debba dare una mano al miglioramento della festa, dell'organizzazione, del reperimento delle risorse. Gli amministratori comunali hanno il dovere di contribuire alla discussione (sui contenuti, sulle proposte, sui possibili miglioramenti organizzativi), smussando però gli spigoli delle polemiche e abbassando i toni.

Per quanto ci riguarda, ad esempio, pensiamo che un’urgenza sia quella di eliminare l'assurda chiusura dei locali alle ore 22 e sul tema presenteremo una mozione in Consiglio comunale. Alcune delle questioni emerse in questi giorni, poi, sono legittime e importanti (la volontà di migliorare l'organizzazione della Festa, ottimizzare la gestione della taverna, fare sforzi per reperire finanziamenti e risorse, ragionare su possibili modifiche allo Statuto e al Regolamento del Calendimaggio, esigere con decisione i crediti maturati dall'Ente e dalle Parti nei confronti di AssisiSI), ma è difficile pensare di affrontare una serena discussione a due mesi dal Calendimaggio. Ormai i bambini, i giovani, gli anziani, i muri, le pietre di questa città si aspettano di veder inziare le prove, le riunioni dei gruppi, i lavori in falegnameria.

Il Calendimaggio, che è la sublimazione dell'antica e brutale violenza tra Nepis e Fiumi, riesce ogni anno a trasformare le battaglie di un tempo, fatte a suon di lancia e spada, in sfide cortesi, fatte a suon di canto, poesia, recitazione e danza. Con l'impegno di tutti gli amministratori comunali, di maggioranza e di minoranza, ma soprattutto col contributo dei tanti "magnifici" e "nobilissimi" partaioli che amano la festa, auspico veramente che anche quest'anno lo “spirito” del Maggio prevalga su tutto il resto, riuscendo ancora una volta a fare il “miracolo” di farci rivivere le straordinarie emozioni che solo la nostra festa riesce a dare.»

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Simone Pettirossi



Simone Pettirossi