Quote rosa, verso il pronunciamento del Tar. Sel: ''Assisi caso unico in Umbria''

2' di lettura 05/03/2012 - «Mercoledi 7 marzo - si legge in una nota del circolo assisano di Sinistra Ecologia Libertà - il Tar dell'Umbria si pronuncerà probabilmente in merito al ricorso presentato da cinque associazioni umbre e dai partiti del centrosinistra locale sull'assenza di donne nella giunta comunale di Assisi guidata da Claudio Ricci.

Sinistra Ecologia Libertà è tra le forze politiche che fin dall'inizio hanno denunciato con grande determinazione questa anomalia che rappresenta un caso unico in Umbria.
Infatti rispetto agli altri 16 comuni con una popolazione superiore ai 15.000 abitanti Assisi è l'unica realtà a non avere almeno una donna nell'esecutivo.

Negli altri municipi la situazione, anche storicamente, è assai diversa: sono infatti 29 oggi le rappresentanti femminili presenti nelle varie giunte (1 sindaco, 4 vicesindaco, 24 assessori). Circa un terzo del totale. Analoga situazione nelle due province di Perugia e Terni (3 assessori) e in regione (2). Quasi superfluo ricordare che anche la Presidente dell'Umbria è una donna: Catiuscia Marini eletta a larga maggioranza due anni fa.

Aldilà dell'imminente sentenza del Tar Sinistra Ecologia Libertà chiede comunque e per l'ennesima volta al sindaco Claudio Ricci un atto politico elementare: riportare Assisi nella normalità istituzionale valorizzando in maniera adeguata tutte le rappresentanze di genere.

Sappiamo che la giunta attuale di centrodestra ha già manifestato più volte la volontà di opporsi comunque e in tutte le sedi di fronte ad un eventuale pronunciamento sfavorevole del Tar. E' un errore. Un enorme errore. Non è certo questo tra l'altro un bel biglietto da visita per una città come Assisi che insieme al capoluogo Perugia ha presentato di recente la sua candidatura a Capitale europea della Cultura nel 2019. Quale cultura? Quella della misoginia e dell'avversione politica nei confronti delle donne?»