Per l'aeroporto San Francesco Smacchi propone il 'polo della formazione'

aeroporto di sant'egidio perugia 2' di lettura 07/03/2012 - Il consigliere regionale Andrea Smacchi (Pd) guarda con particolare attenzione alle possibilità di sviluppo di un polo della formazione e della manutenzione dei velivoli da realizzare nell'area dell'aeroporto di S.Egidio di Perugia.

Secondo Smacchi gli obiettivi fissati in tal senso dal Piano economico e finanziario 2012 – 2014, approvato nei giorni scorsi dai soci della società Sase, dovrebbero trovare il sostegno di Sviluppumbria, presso cui egli si attiverà per verificare la possibilità di attrarre nuovi investimenti.

“Il piano economico e finanziario 2012 – 2014, approvato nei giorni scorsi dai soci della Sase spa, punta ad una crescita complessiva dello scalo umbro e fissa obiettivi importanti sia sugli aspetti gestionali che tecnici: una visone strategica sicuramente interessante che può comunque essere integrata ed ampliata. La struttura di S. Egidio deve guardare con particolare interesse al possibile sviluppo al suo interno di un vero e proprio polo della formazione, per la creazione di un'offerta a livello internazionale di corsi preparatori per la gestione e l'impiego all'interno dell'industria del trasporto aereo”.

Per l'esponente del Partito democratico risulterebbe di particolare interesse “la formazione di figure professionali per la gestione aeroportuale sia a livello manageriale che esecutivo, per la gestione del trasporto aereo e degli aspetti manutentivi. Andrebbe quindi valutata molto attentamente la possibilità di creare un centro di formazione per addetti aeroportuali, operatori di compagnie nella Regione, con il coinvolgimento attivo di scuole, università ed industrie locali. Un ulteriore asset innovativo che potrebbe mettere l'Umbria in posizione di avanguardia riguarda la eco sostenibilità del prodotto aeronautico con la conseguente necessità di sperimentare tecnologie con impatto sempre più ridotto a livello ambientale. Infatti – spiega Smacchi - il protocollo che vede l'introduzione in sede europea dell'Ets (emission trading scheme) comporterà un'accelerazione nella sostituzione dei vecchi aeromobili con quelli più nuovi, da qui la necessità di continuare a mantenere intatto il principio della difesa ambientale anche nell'ambito dello smantellamento”. “In questo contesto – conclude Smacchi - ritengo quanto mai opportuno approfondire tematiche così rilevanti attraverso confronti con tutti quei soggetti che hanno già manifestato un potenziale interessamento ad uno sviluppo di queste tematiche, a tale scopo mi attiverà personalmente nei confronti di Sviluppumbria (socio di maggioranza della Sase), per verificare in maniera stringente l'eventuale possibilità di attrarre nuovi investimenti nella nostra Regione. L'Umbria potrebbe assumere un ruolo di rilievo nel panorama nazionale ed internazionale”.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 07-03-2012 alle 03:46 sul giornale del 07 marzo 2012 - 793 letture

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