L'anima delle opere di Botero in mostra ad Assisi (fotogallery)

I Gessi di Fernando Botero 3' di lettura 19/03/2012 - “Quando ho ricevuto l’invito del sindaco subito ho accettato. Prima di tutto per l’importanza storica e artistica di Assisi; in secondo luogo perché è la prima volta che si mostrano i miei gessi, che come ha detto il sindaco sono l’anima della scultura”.

È con queste parole che il maestro Fernando Botero, negli istanti precedenti al taglio del nastro della mostra dei suoi gessi, ha presentato l’esposizione ospitata in anteprima mondiale nella splendida cornice di palazzo Monte Frumentario ad Assisi e inaugurata lo scorso sabato 17 marzo. L’esposizione ripercorre l’opera del maestro dal 1973 al 2012.

I gessi, quasi tutti realizzati in Italia, a Pietrasanta, dove Botero trascorre circa due mesi all’anno, costituiscono il primo passo della creazione artistica. Analogamente alla dottrina platonica delle idee, plasmate dal demiurgo, il genio dell’artista colombiano crea, modella, plasma lattee ed opulente forme tridimensionali: un’anima che da mani sapienti prende vita, materializzando dal niveo e informe gesso la caratteristica burrosa armonia dalla quale le inconfondibili sculture prendono poi vita.

L’esposizione, intitolata “I gessi di Botero. Retrospettiva 1973-2012”, ospita complessivamente 76 opere collocate su quattro piani, includendo, oltre ai gessi, anche 27 disegni a olio di piccole e medie dimensioni, nonché il Cavallo, una monumentale scultura bronzea realizzata da Botero nel 1999 e collocata nella centralissima piazza del Comune di Assisi.

All’inaugurazione hanno preso parte il giornalista Rai Francesco Giorgino, l’ambasciatore colombiano in Italia Juan Manuel Prieto, il custode del sacro convento di Assisi padre Giuseppe Piemontese e le rappresentanze istituzionali (oltre al sindaco di Assisi Claudio Ricci che ha fatto gli onori di casa, anche l’assessore regionale alla cultura Fabrizio Bracco, l’assessore provinciale Stefano Feligioni e molti esponenti politici locali, assessori e consiglieri). Le decine e decine di appassionati e curiosi che sono accorsi, affollando via San Francesco, hanno ascoltato parole di elogio e lode a Botero come uomo e come artista e di plauso alla manifestazione, che rappresenta per l’Umbria una grande occasione di promozione culturale e turistica anche alla luce della candidatura, insieme a Perugia, a capitale europea della cultura 2019.

Prima dell’inaugurazione, come da programma, si è tenuta un’affollatissima conferenza stampa presso l’Hotel Nun di Assisi, nella quale il giornalista Rai Francesco Giorgino ha presentato il maestro, la sua opera e una riflessione analitica e interpretativa sull’esposizione di Monte Frumentario e intervistato il maestro. Nello stesso contesto il maestro Botero ha salutato la città di Assisi e intrattenuto i presenti esponendo i propri pensieri. Riflessioni semplici e spontanee di un artista di fama internazionale ben lontano da qualsiasi forma di spocchia, ma anzi incline a frequenti e sinceri sorrisi e, con inaspettata umiltà, capace di arrossire, emozionarsi ed emozionare.
“Ho sentito parlare di Assisi e san Francesco fin da bambino - ha detto Botero -. Poi, una volta cresciuto e divenuto artista, ho conosciuto l’Italia come patria dei più importanti protagonisti della storia dell’arte, come Michelangelo, Tiziano, Raffaello. E ho conosciuto Assisi come città di Giotto. Per me, oggi, è un onore essere accolto qui, nella patria di san Francesco e Giotto”.
Ed è proprio per ammirare il precursore del Rinascimento italiano che l’artista è stato accolto dalla comunità francescana del sacro convento e accompagnato in una visita della basilica, della quale ha ammirato l’architettura e, soprattutto, gli affreschi giotteschi, per i quali il maestro ha confessato di aver provato un tuffo al cuore.


Per ricevere maggiori informazioni sulla mostra, visitabile fino al 31 agosto 2012, è possibile contattare la segreteria al 342.7506074 o visitare i siti web del Comune di Assisi o della Regione Umbria.


Fotogallery:
l’inaugurazione della mostra alla presenza di Fernando Botero e un tour dell’esposizione a palazzo Monte Frumentario








Questo è un articolo pubblicato il 19-03-2012 alle 02:19 sul giornale del 19 marzo 2012 - 3560 letture

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