Travicelli firma ordine del giorno contro il femminicidio

Claudia Travicelli 2' di lettura 11/05/2013 - “Ieri ho presentato al protocollo l’ordine del giorno che segue. L’ho fatto perchè sono convinta che il femminicidio stia diventando una piaga sociale da combattere con tutte le nostre forze, sensibilizzando in modo forte la politica a tutti i livelli, chiedendo di affrontare con decisione la delicatissima problematica.

In questi giorni più che mai questa scellerata pratica, è maggiormente diffusa e certi atteggiamenti criminali, che calpestano il diritto alle felicità e umilia la femminilità nel suo complesso, mostrando il volto “padronale” di chi commette, con naturalezza, sempre più spesso tale aberrazione. Il femminicidio e la violenza sulle donne rappresentano una vera piaga sociale da affrontare con urgenza e senza indugi. Con questa convinzione, spero che tutto il Consiglio comunale di Assisi, approvi questo ordine del giorno, che chiede al neo Parlamento eletto una rapida approvazione della legge di ratifica della Convenzione di Istanbul e un rapido esame delle varie proposte di legge esistenti sull’introduzione nel nostro codice penale del reato di femminicidio.

La Convenzione di Istanbul, come afferma l'odg, è il primo Trattato internazionale legalmente vincolante nel campo della difesa della violenza sulle donne, che finalmente, dopo anni di attesa, definisce la violenza di genere come violazione dei diritti umani e come specifica forma di discriminazione.
La Convenzione, è bene ricordare entrerà in vigore quando dieci Stati l’avranno ratificata e per quanto riguarda l'Italia, il precedente Consiglio dei Ministri ha approvato nel dicembre 2012 il disegno di legge di ratifica della stessa.

Nell'odg inoltre si chiede al nuovo Governo di occuparsi per l'istituzione di un Osservatorio nazionale contro la violenza di genere. In Italia, si è passati a un omicidio ogni tre giorni nel 2011 ad uno ogni due giorni nel 2012, tendenza purtroppo che si sta confermando anche per il 2013. Infine è bene che tutti i livelli istituzionali arrivino finalmente a considerare il fenomeno della violenza di genere come un fenomeno complesso e esteso da affrontarsi a 360 gradi, in primo luogo cercando di ottenere rapidamente e per la prima volta una vera integrazione fra i vari Ministeri competenti (Giustizia, Salute, Interni, Pari Opportunità ecc).
Servono molti investimenti, adeguate risorse da utilizzare in oltre in prevenzione e in formazione. Siamo stanche e stufe di ascoltare, durante le varie campagne elettorali, tante promesse e molti slogan su questi delicati e sentiti temi, non vogliamo che si parli di questo argomento solo quando ci sono tragiche notizie di donne ammazzate, è bene iniziare a dare risposte chiare con i fatti e non continuare con chiacchiere o promesse, che sinceramente, non incantano più nessuno. Auspichiamo che questo Governo inizi a dare risposte anche su questo fronte”.


da Claudia Travicelli
Presidente III commissione consiliare




Questo è un comunicato stampa pubblicato il 11-05-2013 alle 03:21 sul giornale del 11 maggio 2013 - 1115 letture

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