Violenza sulle donne, Travicelli: ''Prima causa di morte femminile, urge intervenire''

Claudia Travicelli 3' di lettura 26/11/2013 - Il 25 novembre si celebra in tutto il mondo la “Giornata contro la violenza sulle donne” ricordando le tre sorelle Miraball, uccise nel 1960 a Ojo de Agua (Santo Domingo). La violenza contro le donne, come abbiamo potuto vedere purtroppo anche negli ultimi tempi ha molte facce, uccisioni e stupri sono i più frequenti e drammatici aspetti che si consumano dentro e fuori le mura domestiche.

I dati riguardanti le violenze subite dalle donne sono allarmanti e agghiaccianti, le violenze fisiche, sessuale, psicologica ledono principalmente i diritti umani. La prima causa di morte al mondo per le donne non è il cancro come si potrebbe ipotizzare, ma è la violenza e l’umiliazione.
Oggi più che mai, ma non solo le istituzioni, le strutture educative, le forze dell’ordine, tutte le parti sociali, i partiti politici e i loro esponenti, i mass-media, tutte le donne e tutti gli uomini, devono sentirsi coinvolti in un’unica forza di cambiamento.
Trovo inutile, anzi vergognoso ricordare solo il 25 Novembre queste gravi violenze, sono in molti che con un articolino di giornale o un piccolo intervento fatto al momento se ne lavano le mani. Questo è un tema da portare avanti a 360 gradi, tutti i giorni e non solo quando fa comodo a qualche politico di turno, le campagne elettorali a mio avviso, non si dovrebbero mai fare sulla pelle della gente!
Ecco anche il perché di questa mia interpellanza comunale, atta a chiedere con forza al Parlamento di dare priorità al tema della violenza contro le donne con uno specifico piano d’azione che permetta una piena realizzazione dei diritti delle donne e delle loro scelte di vita. In molti potranno dire che è stato fatto tanto, ma a mio avviso ciò che è stato fatto non è sufficiente. Chiedo con questa interpellanza urgente all’Amministrazione comunale di Assisi, al Sindaco Claudio Ricci, alla Presidente del Consiglio comunale Patrizia Buini, all’Assessore competente Francesco Mignani, di farsi partecipi presso il Parlamento e gli uffici parlamentare preposti per:
- creare un osservatorio per il monitoraggio della violenza che oltre a fornire dati quantitativi si avvalga soprattutto di opportuni indicatori utili a capirne la complessità;
- una legislazione integrata che affronti i diversi aspetti del problema;
- sicurezza: creazione d’unità speciali del Corpo nazionale di Polizia e dei Carabinieri e provvedere la sospensione cautelare della licenza d’armi ai colpevoli o ai sospettati d’atti di violenza contro una donna.
- giustizia: creazione della figura del Procuratore contro la violenza di genere, in funzione del delegato fiscale dello Stato, competente in materie penali e civili pertinenti alle questioni di genere.
- educazione: creazione di una materia obbligatoria nelle scuole superiori: “Educazione per l’uguaglianza e contro la violenza di genere”;
- incorporazione in tutti i Consigli d’Istituto, di tutte le scuole, di un membro incaricato di fornire mezzi educativi contro la violenza di genere;
- nuovi organismi: creazione di una Delegazione di Governo contro la violenza di Genere, in aggiunta al Difensore del Popolo e un Osservatorio incaricato di valutare le azioni di governo e le nuove misure.
- creazione dell’Osservatorio nazionale sulla violenza sulla donna, che sarà l’occhio sulla situazione e sull’evoluzione della violenza sulla donna;
- altre misure possibili: campagne informative di prevenzione e sensibilizzazione, avere sensibilità, accuratezza e i dovuti controlli per la pubblicità che utilizzi il corpo e l’immagine della donna in forma discriminatoria o vessatoria sarà qualificata come illecita e conseguentemente non potrà essere utilizzata in nessun modo.


   

da Claudia Travicelli
Gruppo consiliare Democratici e popolari per Assisi




Questo è un comunicato stampa pubblicato il 26-11-2013 alle 03:18 sul giornale del 26 novembre 2013 - 629 letture

In questo articolo si parla di attualità, assisi, violenza sulle donne, claudia travicelli

Licenza Creative Commons L'indirizzo breve https://vivere.me/U4x





logoEV
logoEV