Quote rosa, Freddii: ''In questo momento di crisi le priorità sono altre''

Rino Freddii 2' di lettura 17/12/2013 - Anche il Consiglio di Stato, come aveva già fatto in precedenza il TAR Umbria, ha respinto la richiesta di “sospensiva” avanzata, a dir poco incautamente, dall’opposizione assisana (esclusa la collega Travicelli), dimostrando ancora una volta che le roboanti accuse e le supponenti dichiarazioni sulle quote rosa erano e sono prive di fondamento e quindi non accoglibili.

Giorni indietro quando è uscita la notizia bomba sulla legge che dal 2006 regola le consultazioni elettorali nazionali mi è venuta spontanea una domanda: se i giudici della Corte Costituzionale, pur riconoscendo l’incostituzionalità del “Porcellum”, non ritengono decaduti i parlamentari (eletti con quella legge), il Capo dello Stato (eletto dai parlamentari) e loro stessi (nominati dal Parlamento e dal Presidente Napolitano) perché ad Assisi l’opposizione ritiene illegittima e quindi da azzerare (almeno in parte) una Giunta nominata nel rispetto delle leggi e dello statuto comunale?
Sinceramente non riesco ad individuare altre motivazioni all’ostinazione della minoranza oltre a quella di alzare una cortina fumogena nel vano tentativo di nascondere agli occhi dei cittadini la propria inadeguatezza a rappresentare una valida alternativa alla guida della città.
In momenti di crisi profonda come quelli che stiamo attraversando sicuramente la parità di genere, pur essendo un argomento interessante, non è certo tra le priorità della nostra collettività.
Ai cittadini che non arrivano alla fine del mese e alle aziende che sono costrette a chiudere l’attività poco importa se l’assessore ha la gonna o i pantaloni, quello che contano sono le misure da adottare per cercare di contenere i danni della recessione e gli “aiuti” che l’Amministrazione può e deve mettere in campo per evitare che la crisi economica diventi anche crisi sociale.
Gli ottimi risultati ottenuti, nonostante il periodo non certo favorevole come in passato, stanno a dimostrare che al di là del sesso contano l’esperienza, le capacità individuali e il consenso elettorale, e bene ha fatto quindi il sindaco Ricci a scegliere i suoi più stretti collaboratori tra coloro che hanno queste caratteristiche e che sopratutto riscuotono la sua piena fiducia.


da Rino Freddii
Gruppo consiliare Popolo della Libertà





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 17-12-2013 alle 03:30 sul giornale del 17 dicembre 2013 - 1706 letture

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