Cst Assisi, Masciolini: ''La città rischia di perdere un'altra eccellenza''

Federico Masciolini 3' di lettura 10/09/2014 - La mozione sulla famiglia naturale approvata dal consiglio comunale di Assisi, oltre a rappresentare elemento di imbarazzo per questa Istituzione per la strumentalità e l’insensibilità con cui vengono trattati un tema serio come l'omofobia ed i sentimenti di un considerevole numero di persone, ha raggiunto l’obiettivo (non dichiarato, ma evidente) di distogliere per più di una settimana l’attenzione del dibattito politico cittadino dai veri e numerosi problemi che interessano il territorio comunale.

Senza dubbio un’astuta azione a servizio del candidato (a tratti sindaco) Ricci, ma trappola nella quale non intendiamo cadere.
Torniamo, quindi, ai problemi della Città. Sono numerosissimi e, seppur di intralcio per chi è concentrato esclusivamente sulla propria campagna elettorale, devono essere affrontati con decisione per invertire la triste e pericolosa tendenza al depauperamento che ha caratterizzato Assisi in questi ultimi anni.
Con la premessa che ognuno di essi sarà posto al centro dell'attenzione e della proposta del PD nei prossimi giorni, per una questione di urgenza (oltre che di importanza strategica del settore), credo sia necessario affrontare e trovare soluzioni alla preoccupante situazione del Centro Studi sul Turismo e della formazione turistica in generale.
Il Partito Democratico, con un'interpellanza presentata ai primi di giugno dal proprio capogruppo in Consiglio comunale, ha per primo acceso i riflettori sulla crisi profonda che sta attraversando tale realtà.
A distanza di 3 mesi le condizioni del CST destano ancora maggiore preoccupazione: rilevante situazione debitoria (con l'aggravante che riguarda prevalentemente debiti nei confronti degli ex dipendenti), la quasi totalità dei ricercatori e migliori professionalità licenziate, nessuna chiara notizia circa il progetto di rilancio.
Al netto dell'eventuale danno economico per il socio Comune di Assisi, un fatto è certo: la Città rischia di perdere un'eccellenza dell'alta formazione turistica che, è bene ricordarlo, oltre all'importante funzione di ricerca e specializzazione ha rappresentato con la propria collaborazione l'autentico valore aggiunto anche del Corso di Laurea in Economia del Turismo realizzato dall'Università degli Studi di Perugia.
Il corso di Laurea di prossima presentazione potrà contare su tale valore aggiunto (quello che, per capirci, forniva i reali strumenti per l'ingresso nel mercato del lavoro turistico)?
Ed è certo un altro fatto. Assisi, oltre alla presenza del CST (ancora), può contare anche su quella di un'altra straordinaria eccellenza: l'Istituto Alberghiero.
Questa straordinaria struttura, sulla quale occorre tenere sempre alta la guardia per proteggerla da appetiti di altri territori, oltre a svolgere egregiamente la propria funzione nella formazione di base, insieme al CST, all'Università ed agli operatori locali potrebbe svolgere un ruolo fondamentale in quella Formazione Tecnica Superiore che, attraverso l'istituzione degli ITS (Istituti Tecnici Superiori), rappresenta sempre di più uno strumento di occupazione per i giovani e di reale servizio per il sistema economico locale.
Perché l'Amministrazione comunale di Assisi, a differenza di altre, non ha colto tale possibilità e non si è attivata per la conseguente funzione di raccordo tra soggetti interessati?
Ecco, il depauperamento di Assisi passa per primo dall'incapacità di proteggere le proprie eccellenze e di avanzare proposte innovative. Ciò è tanto più grave per un ambito di intervento funzionale ad un settore chiave dell'economia assisana, il turismo, anch'esso peraltro con i propri problemi. Ma di questo ci occuperemo in un'altra puntata...

   

da Federico Masciolini
Segretario Pd Assisi





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 10-09-2014 alle 19:14 sul giornale del 11 settembre 2014 - 830 letture

In questo articolo si parla di turismo, politica, partito democratico, cst assisi, pd assisi, federico masciolini, formazione turistica

Licenza Creative Commons L'indirizzo breve è https://vivere.me/9zz