Famiglia naturale, anche Gylania chiede il ritiro della mozione

Famiglia 2' di lettura 21/09/2014 - Il consiglio comunale di Assisi ha approvato lo scorso 29 agosto una mozione in difesa della famiglia naturale, prendendo ad esempio quello che era già successo in altre parti d'Italia. E’ incredibile che questo succeda nella città della pace e dei diritti, della tolleranza; nella città della Marcia per la Pace, dove in questi anni è risuonato lo slogan “tutti i diritti umani per tutti”.

Quella approvata il 29 agosto è una mozione che riporta la città Assisi all’età della pietra, è fuori dalla storia e ricca di falsità. Singolare risulta essere l'istituzione della festa della "Famiglia Naturale", quella cioè fondata unicamente sul matrimonio tra uomo e donna, da un padre maschio e una madre femmina, ignorando quella che è oramai la realtà di tantissime famiglie formate da un solo genitore o da due genitori dello stesso sesso; discriminatoria anche nei confronti dei bambini perché li distingue tra quelli di serie A, cioè quelli con due genitori eterosessuali, e quelli di serie B, provenienti da famiglie omogenitoriali e monogenitoriali.
Ed è anche in aperto contrasto con lo dello Statuto dell'Umbria, per il quale “... la Regione si impegna a tutelare tutte le diverse forme di famiglia .... 2 , e ”... concorre a rimuovere le discriminazioni fondate in particolare .... sull’orientamento sessuale”.
Ancora più palese è il contrasto con i valori e i principi europei che hanno mosso in questi mesi la candidatura a Capitale Europea della Cultura per il 2019, che vede Assisi, insieme a Perugia, all’Umbria e ai luoghi francescani, nel gruppo di testa delle 6 città finaliste. Nella mozione, infatti, viene chiesto al Governo di rifiutare l’applicazione del Documento Standard Europeo per l’educazione sessuale redatto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e conseguentemente si impegna la Giunta Comunale a proporre interventi nelle scuole con lo scopo di bloccare i programmi finalizzati all’inclusione sociale, alla lotta alle discriminazioni e alla rimozione dello stigma associato ad ogni diversità sessuale, di genere, culturale e religiosa.
Noi pensiamo che la famiglia sia basata sul rispetto e l’affettività e non su una presunta normalità o naturalità superata dalla storia e, dunque, chiediamo, con forza, il ritiro della mozione e invitiamo tutti i cittadini assisani a firmare la petizione promossa da LiberaMente famiglie - per il ritiro della mozione di Assisi presso:
• Pizzeria Ristorante "Villa Cherubino" - Via Patrono d'Italia, Santa Maria degli Angeli
• "Sitio Unconventional Place" - Piazza Matteotti, 9 Assisi
• "BarBi" Piazza del Comune - Assisi
• Ottica "I See" - Via San Pio X, Santa Maria degli Angeli
• "Ponte Solidale" - Via San Bartolomeo, Ponte San Giovanni
• "Ricordi di Assisi" - Via Merry del Val (davanti Porta San Giacomo) - Assisi
per aggiornamenti sui luoghi in cui firmare consultare la seguente pagina facebook https://www.facebook.com/liberamenteassisi.


   

da Maria Grazia Ricci
Presidente associazione Gylania




Questo è un comunicato stampa pubblicato il 21-09-2014 alle 23:32 sul giornale del 22 settembre 2014 - 694 letture

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