L'Istituto Serafico diventa polo di eccellenza per la dislessia

«Decisamente un riconoscimento importante» dichiara la Presidente del Serafico, Francesca Di Maolo, annunciando la conferenza stampa – in programma per venerdì 27 marzo alle ore 11, presso l’Istituto Serafico di Assisi - durante la quale presenterà alle istituzioni locali e alla stampa le eccellenze, l'equipe medica e i percorsi riabilitativi che è possibile seguire all'interno della struttura. «Con questo ulteriore riconoscimento – continua la Presidente – il Serafico continuerà a prendersi cura dei ragazzi, offrendo anche alle famiglie un sostegno psicologico e culturale. E’ questa la nostra mission: valorizzare l’unicità di ogni ospite del Serafico grazie a percorsi formativi ad hoc studiati dai nostri operatori in base alle diverse esigenze e alle differenti specificità ».
«I nostri percorsi riabilitativi – aggiunge Sandro Elisei, direttore Sanitario della struttura – sono caratterizzati da interventi intensivi, basati su modelli neuropsicologici consolidati. Lo sviluppo di competenze strumentali quali lettura, scrittura e calcolo di ogni bambino si completano nei primi 2-3 anni della scuola primaria, quando può essere formulata, con sufficiente certezza, la diagnosi di Disturbo Specifico dell’Apprendimento, identificato convenzionalmente con l’acronimo DSA».
I DSA rappresentano in Italia una percentuale stimata tra il 3 ed il 5% della popolazione in età scolare e in Umbria, secondo la rilevazione effettuata dal Ministero dell’Istruzione nell’anno scolastico 2011/2012, su 98.582 alunni della scuola primaria e della secondaria, 1906 sono risultati positivi ai disturbi dell’apprendimento.
«Nonostante negli ultimi anni l'attenzione al tema sia cresciuta notevolmente, si è ancora poco preparati nel riconoscere i bambini che hanno bisogno di affrontare la solarizzazione senza barriere strumentali e con un accesso privilegiato agli strumenti compensativi» fa eco il dr. Gianni Lanfaloni, psicologo clinico del Serafico e responsabile dello screening che l'Istituto sta realizzando nelle scuole dell'infanzia della regione mediante una batteria di prove standardizzate da sottoporre ai più piccoli.
Ma guai a definire i DSA segnali di una malattia: «I disturbi dell'apprendimento e della dislessia non vanno considerati sintomi di una patologia – sottolinea la Presidente Di Maolo – perché il bambino dislessico pensa in modo diverso rispetto agli altri, ma non per questo sbagliato. Il ruolo delle famiglie e degli insegnanti è quello di imbrigliare questa creatività in modo proficuo, assistendo e sfruttando i loro punti di forza e riducendo al minimo l'effetto dei punti di debolezza. Basti pensare che hanno sofferto di dislessia moltissimi personaggi che poi hanno lasciato un'impronta nella storia: da Steven Spielberg a Steve Jobs; da Leonardo Da Vinci ad Einstein, da Beethoven a Picasso; da Walt Disney a J.F. Kennedy, da Emile Zola a Galileo Galilei».
Interverranno alla conferenza stampa:
Francesca Di Maolo, Presidente Istituto Serafico;
Sandro Elisei, Direttore Sanitario Istituto Serafico;
Domenico Petruzzo, Direttore Ufficio Regionale Scolastico per l'Umbria;
Sabrina Boarelli, Dirigente Tecnico Ufficio Regionale Scolastico per l'Umbria.

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 26-03-2015 alle 03:17 sul giornale del 26 marzo 2015 - 728 letture
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