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comunicato stampa
'Maceo Angeli, fra sogno ed ironia', mostra evento ad Assisi
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Verrà inaugurata domani, alle 10.30, la mostra-evento "Maceo. Fra sogno e ironia”, allestita al Palazzo Monte Frumentario in via San Francesco ad Assisi dove rimarrà aperta fino al 16 agosto.
Ad essere esposti 100 dipinti, 50 ceramiche, alcuni buccheri, 60 disegni e 10 sculture dell’artista Maceo, oltre ad altro materiale inedito.
Si tratta di un evento che unisce lo sforzo di Comune, Provincia e Regione, in un momento tanto complesso come quello attuale, in virtù del valore a carattere europeo dell’opera dell’artista Maceo, che rappresenta un contributo importante alla visione e alla comprensione di un secolo complesso come il ‘900.
Si tratta di un evento che unisce lo sforzo di Comune, Provincia e Regione, in un momento tanto complesso come quello attuale, in virtù del valore a carattere europeo dell’opera dell’artista Maceo, che rappresenta un contributo importante alla visione e alla comprensione di un secolo complesso come il ‘900.
La mostra, realizzata dalla Città di Assisi e dalla Regione Umbria, che è intervenuta con un cofinanziamento di 50 mila euro nell'ambito delle risorse messe a disposizione dalla programmazione comunitaria 2007-2013, ha il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e la collaborazione della Provincia di Perugia, dell’Accademia delle Belle Arti di Perugia, del Liceo Artistico Bernardino di Betto di Perugia e dell’Accademia Properziana del Subasio di Assisi.
Maceo Angeli (1908 - 1991) è stato un pittore di Assisi nel cui lavoro l’arte e la poesia hanno letteralmente danzato sulle punte di un’anima libera e di un temperamento fraterno. Già nella metà degli anni ‘20, Maceo cominciava a portare il suo cavalletto per le vie della città natale, realizzando quadri di sognante realismo. Uscirà dalle mura di Assisi per città lontane e immense (Milano, Parigi), nelle quali avrà la forza e il coraggio di osare le prime mostre. Artisti di grande valore (su tutti Carlo Carrà) ne apprezzeranno le qualità pittoriche, che Maceo, tornato in Umbria, farà valere nei circoli artistici di Terni e di Spoleto. La crisi che prende gli animi dei pittori che, come lui, si muovono tra sogno e ironia lo prenderà negli anni Cinquanta. Maceo, allora, troverà ricovero in una produzione ceramica che eleva alla massima potenza il livello umbro di questa attività.
Lentamente, negli ultimi tre decenni della sua vita, tornerà alla pittura, insistendo sul fatto che ricominciava “da capo” il proprio percorso artistico, muovendosi su territori di sognante figurazione che molti, nel frattempo, avevano abbandonato. Proprio per questo, il senso del suo lavoro è destinato a risaltare sempre più nell’arte novecentesca. Di quegli anni – concludono - si ricordano le moltissime esposizioni fatte in Umbria con lo scopo di dare estensione universale alla ricerca particolare sull’ambiente circostante di Assisi e dell’Umbria che con zelo quotidiano Maceo metteva sulla tela.
Per maggiori informazioni è possibile contattare lo 075.8138620.

Maceo Angeli
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