Calendimaggio, i giurati: ''Una festa unica che fa rivivere il Medioevo''

Giuria Calendimaggio 2015 3' di lettura 09/05/2015 - È di entusiasmo e grande apprezzamento il commento della regista Cinzia Th Torrini, del maestro Lorenzo Donati e del professor Tommaso Di Carpegna Falconieri, i tre giurati di questa edizione del Calendimaggio che anche oggi assisteranno al grande spettacolo messo in scena dalla Magnifica Parte de Sotto e dalla Nobilissima Parte de Sopra, nell'ultima delle quattro giornate di festa alla conquista del sessantaduesimo Palio.

Impressionati dalle suggestive rievocazioni, dagli emozionanti spettacoli e, soprattutto, dall’atmosfera d’altri tempi che permea la piazza e i vicoli della città serafica, i tre definiscono la festa un “evento unico in grado di far rivivere il Medioevo”.
“Se nel cinema è tutto scritto – sottolinea Cinzia Th Torrini, giudice per il settore spettacolo – qui siamo spettatori di uno spettacolo che prende vita. Non trovo parole adatte per descrivere quest’esperienza, che per me è del tutto nuova: il Calendimaggio non è come altre manifestazioni, dove si gioca per vincere, ma è un’esperienza che si deve vivere per capire appieno la partecipazione e l’entusiasmo di tutta una città, che si mette in gioco per ricostruire il Medioevo in maniera molto suggestiva, con grande attenzione a costumi e ricostruzioni”.
“Anche dove potrebbe diventare uno sfondo, la musica è sempre protagonista”, aggiunge Lorenzo Donati, giudice per il settore musicale. “Ho notato - prosegue - una grande attenzione nelle scelte di cori e strumenti, dai tamburi agli strumenti antichi fino alle voci, molto buone, con scelte sempre calibrate. In una festa che si fondava sul canto e dove tutto nasce dalla musica, si possono comunque distinguere le anime delle due Parti e i differenti modi di interpretare la realtà a cui si appartiene, come volontà di cogliere un diverso aspetto della tensione emotiva”.
“Da studioso – rileva infine Tommaso Di Carpegna Falconieri, giudice per la parte storica – leggo testi cercando di capire e immaginare ciò che leggo. Qui ho avuto la possibilità di rivivere il Medioevo sentendomi in mezzo a quel mondo che studio da tanti anni. Il Calendimaggio non è una semplice rievocazione, ma un modo di rivivere un’età storica. E anche qualora le rappresentazioni non ricalcassero perfettamente la storia passata, l’empatia con il mondo antico è comunque molto profonda. Ciò che colpisce è soprattutto il sentimento comune e la partecipazione sociale di un’intera comunità: questo è ciò che crea la città”.
Parole che il presidente dell’Ente Calendimaggio, Paolo Scilipoti, accoglie con gratitudine e grande soddisfazione. “Questa è musica per le nostre orecchie”, sottolinea il magistrato della festa, che si conferma soddisfatto per la scelta dei tre giurati di quest’anno, la cui “grande professionalità è un beneficio per la festa”. “Questa – ricorda inoltre il presidente – è un’edizione un po’ diversa, che non solo sperimenta importanti cambiamenti nel programma e nel calendario degli eventi, ma consolida un feeling di vicinanza e amicizia che lega insieme tutto il gruppo di lavoro, creando un clima di grande serenità. Un grande ringraziamento va al Consiglio, alle Parti e ai giudici di questa edizione, primi artefici di questo cambiamento”.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 09-05-2015 alle 14:04 sul giornale del 09 maggio 2015 - 1445 letture

In questo articolo si parla di cultura, attualità, redazione, assisi, calendimaggio

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