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Addio a Carlo Angeletti: oggi i funerali nella basilica inferiore

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Carlo Angeletti
Saranno celebrati oggi, lunedì 30 novembre, ad Assisi, i funerali di Carlo Angeletti, pilastro della comunità assisana e fra i più importanti protagonisti del suo panorama culturale, stroncato da un malore sabato scorso, 28 novembre, all'età di 67 anni.
Le esequie saranno celebrate alle ore 14:30 nella basilica inferiore di San Francesco.
Angeletti è stato colpito da un malore nella notte tra venerdì e sabato. Malore improvviso e purtroppo fatale, tanto da rendere inutile la corsa ala Santa Maria della Misericordia di Perugia, dove i medici non hanno potuto fare nulla per salvare la sua vita.
Una vita dedita al lavoro (suo il ristorante ai piedi della basilica di San Francesco) e alle sorti della città di Assisi, alla quale da sempre aveva rivolto un amore e un interessamento encomiabili, suscitando la simpatia e la gratitudine di un'intera comunità.
Ristoratore e animatore culturale, Angeletti aveva fondato l'associazione culturale Gli Instabili e la società culturale Arnaldo Fortini. Tante le iniziative a carattere musicale, storico e culturale, ma anche solidale, per valorizzare i borghi della città: dalle “Maggiolate” all'Accademia delle Giuggiole, fino al restauro del Piccolo Teatro degli Instabili e ai “Pranzi dell'amicizia” in favore dei ragazzi dell'Istituto Serafico.
Angeletti lascia la moglie Antonietta, i due figli Fulvia e Giulio e i due fratelli, Giovanni e Roberto. A loro la città si è stretta, con cordoglio e commozione, piangendo la perdita di una delle colonne portanti della comunità assisiate.
Centinaia i messaggi di cordoglio che fin dalla mattinata di sabato hanno riempito le bacheche dei gruppi e delle pagine Facebook, dove la notizia si è diffusa in un triste tam tam che ha lasciato attoniti, sgomenti e increduli per una scomparsa tanto improvvisa quanto inaspettata.
Tanti i messaggi di cordoglio giunti dai rappresentanti delle istituzioni, che hanno voluto rendere omaggio alla memoria di Angeletti manifestando dolore e vicinanza alla famiglia.
“Ho appreso con grande sconforto della prematura scomparsa di Carlo e ne sono profondamente addolorato”. Così il sindaco ff di Assisi, Antonio Lunghi, in una breve nota stampa. “In questo triste e difficile momento - aggiunge - voglio esprimere ad Antonietta ed ai Suoi cari figli Giulio e Fulvia le mie personali condoglianze, quelle dell'Amministrazione Comunale e dell'intera Comunità che rappresento e che ha conosciuto ed apprezzato Carlo come imprenditore dinamico, laborioso e anticipatore di eventi, e come sostenitore di tante iniziative culturali.
Con la scomparsa di Carlo, la città di Assisi perde un cittadino esemplare per attaccamento alle sue tradizioni ed ai suoi valori, con l'umiltà di chi si impegna ogni giorno, lasciando parlare il cuore, senza compromessi”.
“Carlo Angeletti – si legge in un messaggio della presidente della Regione Catiuscia Marini è stato un grande protagonista della vita culturale che da Assisi sapeva guardare oltre i confini della sua città e dell’Umbria. Uomo vivace, intelligente, dallo straordinario senso civico, sapeva appassionare e trasmettere a chi gli era vicino il suo entusiasmo per ogni cosa che faceva. Ho appreso con profonda tristezza la notizia della sua morte. Esprimo, dunque, il mio personale cordoglio e quello di tutta la giunta regionale, e sono vicina alla sua famiglia, a sua moglie ed ai suoi figli, ma anche alla comunità di Assisi che in Carlo Angeletti ha sempre visto un simbolo ed un interprete genuino e profondo della propria identità. Ho conosciuto personalmente Carlo ed ho avuto modo di incontrarlo spesso. In ogni occasione mi ha sempre trasmesso molta simpatia, rapportandosi a me con un non comune rispetto. Ci mancherà molto la sua inesauribile e travolgente passione per la cultura, per l’impegno civico, per la voglia di promuovere le eccellenze enogastronomiche della sua terra e della sua città. Ci conforta il pensiero che la sua famiglia, forte dell’insegnamento e della testimonianza di vita di Carlo, saprà certamente valorizzare e proseguire le tante sue iniziative, a partire dalla bellissima esperienza del Teatrino degli instabili”.
“Ci sono giorni che non vorresti mai vivere, giorni nei quali ci viene a mancare una parte dell'anima sincera e autentica che da vita e meraviglia alle città e a noi stessi”. Così inizia il ricordo di Claudio Ricci, consigliere regionale e già sindaco di Assisi. “Carlo era Assisi, era Assisi per l'appassionato amore senza fine che aveva per la Serafica, era un "custode" della città e, ogni giorno, dal suo ristorante luogo di accoglienza (e d'incontro per tanti cittadini, ospiti e turisti) guardava la Basilica del Santo Francesco con gli occhi sempre lucidi di meraviglia per una bellezza "riflesso in terra della Gerusalemme celeste". Non è possibile ricordare le idee, le iniziative, gli eventi culturali di cui si è fatto promotore, non è possibile elencare i momenti creativi che ci ha fatto vivere insieme, non è possibile citare i gesti di autentica umanità verso gli altri di cui si è fatto promotore per la dignità delle persone.
Possiamo solo ringraziare, i copiosi orizzonti celesti, per aver compiuto con lui un parte del nostro itinerario terreno certi che "molti ricordi" rimarranno, per sempre, nella parte più intima del nostro cuore.
Mi accingo al preludio conclusivo con una citazione personale: quando, ormai nel lontano 1991/92, ebbi il privilegio di conosce meglio la città di Assisi lui fu la persona che, "prendendomi per mano", mi fece "sognare" i luoghi e l'anima di Assisi, una città a cui la storia ha attribuito un ruolo unico e particolare.
Oggi ho deciso di non trattenere le lacrime perché è bene che scorrano "come nella pioggia" e per Carlo, che amava tanto il teatro (al punto da realizzarne uno piccolo e mirabile in Assisi), vorrei dedicate un ultimo pensiero certo che il "sipario non si chiuderà" e il suo esempio, di amore autentico per Assisi, rimarrà una guida, solida e luminosa, per la sua amata e splendida famiglia e per ognuno di noi.
Grazie Carlo e seguici dal cielo, per sempre”.
Una nota di cordoglio anche dalla sezione assisana del Partito Democratico. ”Abbiamo appreso la notizia della prematura scomparsa di Carlo Angeletti con dolore e incredulità”, scrivono il segretario Federico Masciolini e il capogruppo consiliare Simone Pettirossi. “Il primo pensiero va alla famiglia, alla moglie Antonietta, ai figli Fulvia e Giulio.
Assisi perde un proprio figlio straordinario, animato da uno spirito sanguigno e battagliero, che ha lasciato un segno indelebile nella vita economica, sociale e culturale della Città.
Sono tante le sue opere da ricordare, dall'attività di ristoratore condotta con dedizione e passione, alla molte iniziative e progetti, a partire dal Teatrino degli instabili, luogo culturale diventato sempre più prezioso per Assisi, con un cartellone innovativo e di grandissima qualità, con laboratori e attività che hanno coinvolto centinaia di assisani.
Carlo era animato da un profondo desiderio, quello di ridare un'anima civica al centro storico di Assisi, puntando sull'artigianato di qualità, sulla formazione, sulla cultura, sulla socialità. Una delle ultime sue "creature", la Società culturale Arnaldo Fortini, di cui era Presidente, è diventata in pochi anni un punto di riferimento della vita sociale e culturale cittadina, realizzando numerosi eventi e iniziative.
Ci mancherà la sua dinamicità e la sua creatività, la sua schiettezza e la sua tenacia. Ci mancheranno le chiacchierate con lui, dalle quali emergevano sempre sollecitazioni e idee. Ci mancherà il suo amore viscerale per il passato e per il futuro della nostra città.
Oggi non possiamo fare altro che manifestare la nostra gratitudine nei suoi confronti ed esprimere profonda vicinanza alla famiglia in questo momento così doloroso”.


Carlo Angeletti