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comunicato stampa
Bastia Umbra: Giulietti, ''Sull'urbanistica tanto fumo e altrettanti arrosti''

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Giacomo Giulietti
Le recenti vicende dell'Area Franchi non possono non essere ricondotte ad una generale valutazione dell'azione dell'attuale Amministrazione in materia urbanistica.
La pesante doppia bocciatura da parte della Sovrintendenza del progetto presentato non è che la punta di un iceberg di non sappiamo quali dimensioni, frutto dell'incapacità di un'Amministrazione e del suo Assessore all'urbanistica (che è opportuno ricordare essere lo stesso che ha pure la delega all'ambiente e ai rifiuti) di dare risposte concrete a progetti urbanistici centrali e fondamentali per la città.
Area Franchi, ex Mattatoio e area della Piazza del Mercato, ex Asl ­Pelliccioli, area ex Eden Rock, Scuola di XXV Aprile, il palazzo comunale, area San Marco. Tutti progetti sbandierati, dati per avviati da anni, soldi buttati al vento per ritrovarci nelle stesse condizioni di 7 anni fa. Se non peggio.
Un progetto per l'area Franchi e per il sottopasso c'era; il PRG era pronto per essere approvato. Il progetto per la scuola di XXV aprile c'era. "Pulendo" con la varichina le scale del Palazzo comunale (allora aperto) si è scelto di cestinare quanto fatto da chi ha preceduto questa Amministrazione in un'ottica di cambiamento per la città. Scelta legittima sia chiaro. Ma legittimo é anche dare poi risposte concrete a chi in quel cambiamento aveva creduto. Dopo 7 anni non crediamo possano esserci più alibi. Dopo 7 anni basta trovare scuse. Dopo 7 anni non regge più la litania del "colpa di 40 anni di centrosinistra". Ormai è un disco rotto. É necessario tornare a dare una prospettiva credibile alla nostra Città. Di certo la ripresa di Bastia non può passare per il mattone, ma da piani ed iniziative concrete che rilancino il lavoro e di conseguenza l'occupazione. Inutile far partire progetti faraonici per poi vederli ridotti a cattedrali nel deserto. Inutile far costruire palazzi se poi restano scheletri vuoti. É ora di tornare a parlare di lavoro e sviluppo.


Giacomo Giulietti