Recovery plan: sindacati, "Per l'Umbria rischio dispersione in troppi progetti. Servono obiettivi precisi"

L'Umbria invece, a quanto ci riferisce la presidente Tesei, ha presentato circa 600 progetti che, senza una visione strategica d'insieme, rischiano di riportarci alla vecchia logica dei finanziamenti a pioggia, che è quella che l'Europa non vuole". Ad affermarlo all'indomani del tavolo regionale sul recovery plan che si è svolto mercoledì tra Regione e parti sociali sono Cgil, Cisl e Uil dell'Umbria che attendono comunque di visionare i progetti elaborati per poter avanzare osservazioni e proposte.
I sindacati hanno criticato il metodo adottato dalla Regione: "Siamo di fronte a mere comunicazioni, in riunioni formali, ma affatto operative - spiegano le tre sigle confederali - questo non è né dialogo sociale né tanto meno concertazione. Eppure, siamo in una fase in cui servirebbe la massima coesione tra tutti gli attori, al fine di uscire dall'attuale gravissima crisi sanitaria, che impedisce naturalmente qualsiasi reale ipotesi di ripartenza economica".

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 12-02-2021 alle 10:48 sul giornale del 13 febbraio 2021 - 177 letture
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