Il difficile e complicato ruolo delle lavoratrici in Umbria

colloquio di lavoro 3' di lettura 23/05/2022 - Anche nel cosiddetto cuore verde d’Italia, le donne che lavorano si trovano a dover, sempre più, fronteggiare molteplici problematiche. Pertanto, anche in Umbria le donne si dibattono nel difficile e complicato ruolo di lavoratrici.

In linea generale, è innegabile che la domanda di personale in settori ad alta intensità di manodopera, come, ad esempio, il tessile, l’abbigliamento e il calzaturificio, sia, in gran parte, diminuita a seguito della delocalizzazione di queste attività.

Allo stesso tempo, i governi italiani hanno gradualmente posticipato l’età pensionabile, ma senza attuare dei cambiamenti strutturali nelle politiche attive del mercato del lavoro. Inoltre, per i lavoratori anziani con un basso livello di istruzione, il rischio è di instabilità del reddito fino al pensionamento e una pensione di vecchiaia ridotta.

Rappresentanti politici come pure parti sociali, debbono, anche per quanto riguarda l’Umbria, considerare i molteplici ostacoli che impediscono una corretta integrazione nel mercato del lavoro di un gran numero di donne. Una condizione che, una regione come l’Umbria, viene ad essere chiamata per una rapida soluzione. A tal proposito, è, drammatico, venire a sapere, che l’analisi della condizione delle lavoratrici, anche in Umbria, venga ad essere, generalmente, effettuata sulla popolazione femminile di età compresa tra 25 e 49 anni. Di conseguenza, lo status delle lavoratrici over 50 è ancora raro. Le ragioni di questo divario, sono dovute principalmente all’invisibilità a lungo termine delle donne “anziane” nel mercato del lavoro.

Infatti, anche se si vuole negare l’evidenza, anche in Umbria tanto l’organizzazione della protezione sociale, quanto la struttura economica senza, poi, dimenticare la cultura patriarcale, hanno dato origine a un sistema specifico in termini di ruolo lavoro-famiglia. Non per nulla, la donna va a ricoprire un primario ruolo nel lavoro domestico, come pure nell’assistenza e nelle cura dei propri cari.

Il difficile e complicato ruolo delle lavoratrici in Umbria, pertanto, non può essere gestito semplicemente come nel caso di Casino777.

Infatti, questo sistema, anche in Umbria, porta ad avere degli alti tassi di inattività femminile, discontinuità nelle carriere delle donne dovute alla maternità o alla cura dei familiari, come, pure, a carico e lavori che non sono in linea con le esigenze di equilibrio tra lavoro e vita privata. In poche parole, tutti questi diversi e molteplici fattori hanno fortemente limitato i tassi di partecipazione delle donne al lavoro retribuito, in particolare le donne di età pari o superiore a 50 anni.

Quindi, risulterebbe non esservi alcuna analisi specifica, ovvero incentrata sullo status delle donne “anziane” e poco qualificate, né, tanto meno, delle tensioni che segnano la transizione disoccupazione-occupazione delle lavoratrici di età pari o superiore a 50 anni.

Indiscutibilmente, le tendenze dell’occupazione femminile seguono le profonde sottoculture politiche che caratterizzano tutto il territorio nazionale. Oltre a ciò, è da sottolineare che, per le lavoratrici di età superiore ai cinquant'anni, la discriminazione è alimentata dal contributo di caratteristiche generalmente attribuite ai lavoratori più anziani.

Stereotipi di genere profondamente radicati che portano a ritenere questi soggetti presentare delle difficoltà di adattamento alle innovazioni tecnologiche e via dicendo. Un atteggiamento, che ha fatto sì che le persone di età superiore ai cinquant’anni, vedono l’età non solo come una vera barriera all’ingresso o al reinserimento nel sistema occupazionale, ma, anche, come una barriera alla formazione e alla progressione di carriera.

Anche in Umbria, la loro condizione dopo la perdita involontaria del posto di lavoro, le strategie attuate e gli ostacoli incontrati da queste donne nel loro reinserimento nel mercato del lavoro, risultano essere, ancora, in gran parte aspetti ignorati. Una lacuna che, andando a concludere, dovrà, senza alcun dubbio, essere il più rapidamente colmata.






Questo è un articolo pubblicato il 23-05-2022 alle 11:29 sul giornale del 23 maggio 2022 - 46 letture

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