comunicato stampa
Accertamento illeciti amministrativi degli enti: Procura-GDF sottoscrivono Protocollo d'intesa

In data 21 febbraio, il Procuratore Generale della Repubblica di Perugia, Dott. Sergio Sottani e il Comandante Regionale Umbria, Generale di Brigata Alberto Reda hanno sottoscritto, d’intesa con i Procuratori della Repubblica presso i Tribunali di Perugia, Terni e Spoleto, un Protocollo per la reciproca collaborazione nell’accertamento della responsabilità amministrativa degli Enti prevista dal D. Lgs. 8 giugno 2001 n. 231.
Il decreto, sin dalla sua originaria formulazione, ha introdotto un elemento altamente innovativo nell’ordinamento italiano, prevedendo una forma di “imputabilità” di carattere amministrativo per le persone giuridiche, per le società e le associazioni anche prive di personalità giuridica, in presenza di specifici reati (c.d. reati presupposto) da parte di propri dirigenti o amministratori (denominati “apicali”) od anche di persone sottoposte alla direzione o alla vigilanza di questi ultimi.
Si tratta di un sistema normativo autonomo, anche se le relative sanzioni, ancorché di natura amministrativa, sono applicate dal giudice penale. Il legislatore, infatti, ha privilegiato il procedimento penale come luogo di accertamento degli illeciti ascrivibili agli enti:
- in quanto l’illecito penale ne costituisce uno dei necessari presupposti;
- per poter disporre di tutti quei necessari strumenti di accertamento e di tutti quei poteri istruttori propri delle indagini preliminari penali, che non trovano, invece, corrispondenza nella procedura ordinariamente prevista per il perseguimento degli illeciti amministrativi.
Con l’inclusione, nel 2019, anche dei reati tributari nel novero di reati “presupposto”, è divenuta particolarmente preziosa l’attività di supporto che la Guardia di Finanza può assicurare all’Autorità Giudiziaria, tenuto conto della necessità di approfondire aspetti che spesso si riflettono sulla gestione aziendale, solitamente oggetto di investigazione da parte del Corpo quale organo di polizia economico-finanziaria, in generale, e di polizia tributaria investigativa, in particolare.
D’altra parte, per l’Autorità giudiziaria, l’accordo si sostanzia nel puntuale esercizio delle funzioni di indirizzo e direzione delle indagini e nell'ambito della contestazione dell'illecito amministrativo.
Il protocollo che è stato sottoscritto si caratterizza per la previsione di un gruppo di coordinamento per l’attività delle Procure umbre, di incontri periodici e per la rendicontazione statistica dell’attività svolta.
La citata collaborazione, nei prossimi tre anni, consoliderà una sinergia per l’applicazione di un istituto normativo che, in Umbria, ha già fornito risultati soddisfacenti. Nel biennio 2021-2022, infatti, i Reparti del Corpo hanno segnalato, all’Autorità Giudiziaria, 96 enti (prevalentemente per reati tributari), e sottoposto a sequestro, su richiesta delle Procure della Repubblica competenti e decisione dei Tribunali, beni del valore complessivo di circa 19 milioni di euro.
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